lunedì 1 maggio 2017

Futuro presente

Anche la diocesi di Macerata ai 150 anni dell'Azione Cattolica a Roma

Con il cuore colmo di gioia ci ritroviamo a ripensare alle stupende giornate della XVI assemblea nazionale dell'Azione Cattolica, cui hanno partecipato, oltre al presidente diocesano, anche altri due delegati eletti dal consiglio diocesano in rappresentanza di tutta l'associazione diocesana.
L'esercizio di democrazia interna dell'associazione rappresenta uno dei suoi cardini fondamentali e costituisce un'irrinunciabile palestra di cittadinanza per tutti i suoi aderenti che, a partire dalle parrocchie e passando poi per le diocesi e il collegamento regionale, scelgono i responsabili ogni triennio.
Quest'anno, quella che è sempre e comunque una festa, nella gioia del ritrovarsi e raccontarsi, si è arricchita in modo tutto speciale per la celebrazione del 150mo della fondazione dell'associazione.
Era il 1867, infatti, quando Mario Fani e Giovanni Acquaderni, due giovani di Bologna e Viterbo, ebbero l'intuizione profetica di dare concretezza al sogno di un laicato cattolico organizzato proprio intorno al pontefice, dando il via ad un'avventura lungo tutta la storia di questo paese condividendone le sorti e contribuendo significativamente alla sua stessa costruzione.
Ed intorno a papa Francesco l'A.C. ha voluto ritrovarsi per festeggiare il suo compleanno e trovare gli stimoli di un rinnovato impegno a servizio della Chiesa e del paese.
La bellezza dell'esperienza vissuta dagli oltre 130 soci e amici convenuti da tutta la diocesi in piazza San Pietro non può certo essere trasmessa con poche parole e nemmeno con qualche immagine sfocata dall'emozione di un momento irripetibile, come quello assaporato da Stefania Sagripanti, presidente parrocchiale di S.Famiglia a Tolentino, in rappresentanza di tutte le popolazioni vittime degli eventi sismici che hanno colpito duramente la nostra terra, salita sul sagrato di San Pietro per abbracciare ed accogliere la benedizione del papa.
Il valore del convenire si è intrecciato con la consapevolezza e l'orgoglio di sentirsi protagonisti e figli della nostra terra, riuniti intorno al vescovo che ha regalato la sua presenza ai partecipanti dell'associazione diocesana ai lavori assembleari.
Con il cuore colmo di gioia, appunto, memori di una storia piccola ma straordinaria, per scoprirsi custodi dell'essenziale e costruttori del futuro, nella chiesa e nel paese.

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