sabato 1 marzo 2014

Chi è il più grande?

Il vescovo Claudio guiderà la Lectio Divina di inizio Quaresima

Viviamo un tempo in cui la giustizia viene percepita al meglio come bilanciamento tra esigenze contrapposte, ma più spesso esclusivamente nei termini di un brutale giustizialismo: chi sbaglia, paga. 
Il credente sa però che la giustizia necessariamente deve coniugarsi con la compassione, ovvero con la capacità di assumere su di sé il destino degli altri, perché il modello è la misericordia del Padre. 
Ma per accogliere su di sé l’umanità dell’altro, occorre fargli spazio, apprendere l’arte di “alleggerirsi”. Dell’arroganza, innanzitutto, di sentirsi al di sopra degli altri, della superficialità con cui ci si pone di fronte al volto dell’altro, dimenticando che è immagine del volto di Dio, lo specchio dietro cui scorgo anche e soprattutto il mio io più vero, della presunzione di credersi indispensabili o migliori... 
È l’invito che Gesù rivolge ai suoi che si domandano chi sia più grande nel regno di Dio, mettendo al centro un bambino. Il farsi “piccoli”, servendo, per essere ai primi posti davanti al Padre, nella consapevolezza che più ci si svuota di noi stessi più si fa spazio a Dio e alla sua giustizia, e si guadagna in umanità. 
Su questi sentieri ci faremo condurre, allora, domenica 9 marzo dalle ore 15,30 presso l’Aula Verde dell’Abbadia di Fiastra attraverso la Lectio Divina guidata proprio dal nostro vescovo Claudio Giuliodori che, nonostante i ritmi frenetici imposti dal servizio che sta svolgendo in questo momento, non ha voluto far mancare il suo prezioso contributo all’inizio del cammino quaresimale, nel tradizionale appuntamento proposto ogni anno dalla presidenza diocesana di Azione Cattolica e divenuto nel tempo irrinunciabile momento di riflessione e preghiera per l’intera comunità diocesana. 
A seguire, poi, alle 17,00 ci sarà anche la celebrazione eucaristica nella chiesa abbaziale presieduta sempre dal vescovo Claudio.
Intorno a lui sicuramente vorranno stringersi tutti le aggregazioni laicali della chiesa diocesana per ringraziarlo della disponibilità dimostrata e del servizio pastorale sin qui svolto.

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